martedì 2 dicembre 2008

Alla faccia dei bambini e della natura!


Provenendo da Marotta e giunti al ponte Metauro, da alcuni mesi appare all’orizzonte una nuova serie di capannoni bianchi in costruzione, quasi come fossero bubboni bianchi in mezzo al verde sulle sponde del fiume e della pineta… a sentire alcuni questo sarebbe un buon intervento per la crescita di Fano... Ma dove la mettiamo la bellezza del paesaggio, la cura ambientale, la tutela di zone anche a rischio straripamento? Forse che non siano valori umani ed economici da prendere in considerazione? Si parla tanto di Fano come città turistica, ma se poi la si degrada con questi interventi, dove sta la coerenza? Chi ha permesso questo scempio, sia che appartenga alla destra che alla sinistra, a noi poco importa, ha commesso un grave errore.
Inoltre non dimentichiamo (vedi video http://www.respublica-amicibeppegrillo.org/ ) che i capannoni stanno a pochissimi metri dalla scuola elementare di Madonna Ponte, così i bambini invece di guardare fuori dalla finestra e ammirare le colline, vedono cosa significhi il progresso umano. E cosa dire della pineta? Quasi accerchiata dalla strada statale da una parte e dai nuovi metri cubi di cemento a monte: certamente un buon salto di qualità per una zona deputata al verde e allo svago! Ci aspettano altre sorprese in queste aree nei mesi a venire?

HADAR OMICCIOLI

venerdì 21 novembre 2008

PIAZZA ANDREA COSTA… SOGNO O SON DESTO?



Viaggio di un comune cittadino attraverso le incongruenze di una piazza appena “ripristinata”

Dopo aver trovato parcheggio in Piazza Andrea Costa le sorprese iniziano già alla discesa dall’auto (le immagini sono riportate su un video che potete trovare sul sito http://www.respublica-amicibeppegrillo.org/ ): ci si ritrova direttamente dentro un’aiuola e si può notare come le righe blu del parcheggio proseguono idealmente all’interno del cordolo…Anche nelle altre aiuole succede ciò, tanto che altre auto parcheggiate hanno le ruote proprio dentro le aiuole…Ma perché? Semplice, tra un’aiuola e l’altra ci “devono” stare due auto e se lo spazio demarcato a terra dalle linee blu fosse più piccolo di quello attuale, sarebbe fuori legge!
Inoltre passeggiando un attimo verso i negozi lato mare ci si accorge che i musi delle auto possono tranquillamente arrivare sul marciapiede! Allibiti da queste immagini basta allargare lo sguardo e si notano righe bianche tratteggiate in mezzo alle corsie di passaggio (credo per delimitare la posizione delle bancarelle)… neanche fossimo al circuito di Les Mans la piazza sembra una pista da gara per bolidi su quattro ruote. Un po’ più di discrezione nella segnaletica, visto che siamo in centro storico, sarebbe stata più auspicabile! Dopo un giretto in piazza e per il corso, ci si appresta a risalire in macchina… occorre di nuovo entrare nell’aiuola per aprire e prendere posto (vedi video!). Non certo un bel biglietto da visita agli occhi dei visitatori!
Ho sentito in tv il sindaco dire che verranno fatte modifiche, ma vorremmo spiegare come da comuni cittadini (anche questa volta non conta essere di destra o di sinistra) le idee presentate facciano acqua da tutte le parti: 1- si metteranno dei paletti per proteggere i marciapiedi; bene, una soluzione alquanto costosa e visivamente impattante, inoltre saranno di ostacolo per la facile circolazione delle persone durante il mercato. 2- si amplierà il passaggio pedonale tra i presunti paletti e il marciapiede; ma come? Non ci si è accorti che proprio in quel lato la piazza ha un declivio di alcuni decimetri dove per un pedone camminare è un’avventura, con una andamento zoppicante e rischiando il fenomeno “dell’acqua alta” in caso di pioggia? 3- si metteranno delle griglie alla base delle aiuole; Di che materiale e di che forme? Ogni albero ha un diametro diverso dall’altro. Inoltre i costi che si dovrebbero sostenere per questa soluzione potrebbero essere molto alti sia per i materiali usati che per l’artigianalità dell’opera. Insomma, purtroppo ci si appresta a vedere apparire provvedimenti tampone che risultano costosi e quasi del tutto inefficaci. Cosa proporre ora… difficile ormai riparare alle negligenze progettuali evidenziate. Sarebbe stato bene, ad esempio creare aiuole circolari che occupassero meno spazio, ma più in generale sarebbe stato ottimale ripensare all’arredo della piazza… siamo in centro storico e magari un fondo stradale più gradevole, invece della solita colata di catrame, sarebbe stato meglio, così come l’installazione di qualche panchina e la riorganizzazione razionale dei parcheggi, anche a scapito di perdere qualche posto macchina. Sono idee troppo avveniristiche per una città come Fano?

HADAR OMICCIOLI

sabato 15 novembre 2008

Federico Valentini sulla caserma Paolini è d'accordo con Res Publica


Federico Valentini sull'ex caserma Paolini è d'accordo con noi!Ieri alla manifestazione Federico Valentini mi ha parlato della conferenza –stampa tenuta ieri mattina a Fano-Tv sulla Paolini, riferendomi del suo dissenso all'acquisto tout- court e della proposta di indire un referendum su tale argomento.E infatti leggiamo sul Corr.Adriatico di oggi :" E' poi veramente il caso di spendere 65.000 euro per spostare gli uffici comunali, specialmente quando la città ha più bisogno di interventi sociali e di nuove strutture viabili? Non è questa la vera priorità della città di Fano!". Valentini ha proposto di indire un referendum sulla questione. In caso di rifiuto lo organizzerà direttamente il Pd."A parte il refuso di stampa (per spostare gli uffici comunali e acquistare la Caserma ci vogliono, semmai, 65.000.000 di euro…) siamo molto soddisfatti che il candidato sindaco del primo partito cittadino sia giunto, alfine, sulle nostre posizioni, comuni a tanti altri fanesi, che portiamo avanti dall'anno scorso, sin da quando venne fuori il famoso "Protocollo d'intesa" tra Carloni e Visco; già allora avevamo messo in evidenza come, comunque la si impostasse, con o senza STU, l'operazione acquisto ex Caserma era un'operazione del tutto inutile, e sbagliata, per la città di Fano, per la quale ben altre erano, e sono, le priorità!Era ora che anche il PD arrivasse su queste posizioni, dopo aver tanto a lungo insistito sia sull'acquisto (già la precedente Giunta ci aveva provato, e a spingere l'operazione era stato proprio il cugino di Federico, Valentino Valentini!)sia sulla destinazione d'uso, che Carnaroli a gran voce chiedeva fosse quella, e solo quella, indicata nel "suo" PRG, e cioè "scuole e università".Ora, anche grazie a una devastante crisi finanziaria in corso, che ha messo in ginocchio le nostre maggiori banche e quelle di tutto il mondo, e ad una recessione incipiente, ma di cui si avvertono i primi segnali (la "Antonio Merloni" di fabriano è stata ammessa a godere dei benefici della Legge Marzano, che ne evita il fallimento, la stessa di cui beneficiò la Parmalat nel 2003) Federico Valentini, che fino all'altro ieri contestava l'operazione solo sui modi ma non sull'opportunità, si accorge che non è più il caso di insistere sull'acquisto di un edificio, il cui restauro, visto i vincoli delle belle arti, potrebbe costare ben più dei 28 milioni di euro previsti da Carloni nell'incontro di martedì scorso. E lancia l'idea del referendum, che a noi sinceramente non dispiace, visto che può essere l'occasione per far prendere posizione a tanti fanesi che finora non si sono interessati alla questione. Ma i tempi stringono, visto che elezioni comunali ci saranno fra pochi mesi, ormai. Ma già aver preso posizione sull'inutilità dell'acquisto dimostra che in questo momento Federico Valentini è molto più "vicino" agli interessi e ai bisogni della gente del suo "rivale" Aguzzi; e di ciò gli va dato merito.Ettore Marini